Cambiamento organizzativo: i 4 livelli su cui intervenire

cambiamento organizzativoPerché il cambiamento organizzativo è importante per un’organizzazione? 

Per rimanere vitale ed avanzare, ogni organizzazione, a un certo punto, subirà una transizione passando da uno stato ad un altro.

Che si tratti di assumere nuovi dipendenti, far crescere un reparto, cambiare strategia oppure fondersi con un’altra azienda, ogni cambiamento organizzativo può avere un impatto significativo sul percorso dell’organizzazione.

Il cambiamento è proprio il processo che ci porta da uno stato ad un altro attraverso una transizione.

Se vuoi approfondire, in precedenza abbiamo chiarito bene il processo del cambiamento e di come è costituito:

>>> Capire il cambiamento: scopri 4 verità e 3 miti

>>> Cambiamento e transizione: le 3 fasi che fanno la differenza.

Sfortunatamente, un cambiamento organizzativo non è sempre facile da adattare e può intimidire tutti i membri del gruppo o dell’organizzazione che si trovano ad essere impattati da esso.

Ogni leader incaricato di supervisionare o di attuare un cambiamento organizzativo o di guidare le persone attraverso la transizione, è importante sapere come si presenta il processo e cosa aspettarsi.

Il cambiamento, sebbene impegnativo, può essere una grande opportunità di crescita e avanzamento, purché si sappia come affrontarlo.

Diamo uno sguardo alla gestione del cambiamento organizzativo e a quali livelli bisogna intervenire per poterla attuare.

Che cosa è la gestione del cambiamento organizzativo?

Il cambiamento organizzativo si riferisce alle azioni con cui un’azienda o un’organizzazione altera una componente importante della sua struttura, come la sua cultura, le tecnologie che usa e le infrastrutture sottostanti che utilizza per operare o i suoi processi interni e/o esterni.

La gestione del cambiamento organizzativo è il metodo per sfruttare il cambiamento e ottenere una risoluzione di successo: in genere comprende tre fasi principali:

  1. preparazione (il nuovo inizio);
  2. implementazione (l’esplorazione);
  3. compimento (la terminazione).

Il cambiamento organizzativo è un termine molto ampio e tipicamente ci sono due modi estremi o di gestione del cambiamento: nel mezzo c’è un ampio spettro di mix dei due modi.

Il cambiamento adattivo è quello che tratta la gestione di modeste iterazioni, con piccoli cambiamenti incrementali che le organizzazioni adottano per soddisfare le esigenze che evolvono nel tempo.

In genere, queste modifiche sono modifiche e aggiustamenti minori che i leader mettono a punto e implementano per eseguire le strategie organizzative. Durante tutto il processo, la leadership può aggiungere, sottrarre o perfezionare i processi.

Il cambiamento trasformazionale, è quello in cui viene perseguito un grande cambiamento ed ha una scala e una portata maggiore rispetto al cambiamento adattivo.

Spesso può comportare un cambiamento simultaneo della missione, della strategia, della struttura dell’azienda o della squadra, delle persone e delle prestazioni organizzative o dei processi aziendali.

A causa della sua portata, questi cambiamento richiedono spesso una notevole quantità di tempo ed energia per essere attuato. 

I 4 livelli dove avviene il cambiamento

Ci sono 4 livelli ai quali il cambiamento può avvenire: 

  1. Il cambiamento personale influisce sulla performance del collaboratore, fornendogli motivazione o causando uno stress addizionale. Conoscendo cosa un collaboratore sta sperimentando, permette al manager di capire i cambiamenti nella sua produttività.
  2. Il cambiamento di gruppo influisce su come i membri del gruppo interagiscono con gli altri.  Il manager dovrebbe aiutare i membri del gruppo adattarsi ai cambiamenti, allo scopo di mantenere la produttività e l’efficienza.
  3. Il cambiamento organizzativo impatta chiunque appartenga all’organizzazione. Per avere il supporto dei collaboratore, il manager deve informare i collaboratori dei benefici che il cambiamento apporterà a tutta l’organizzazione.
  4. Il cambiamento ambientale ha effetti regionali, nazionali o globali e, per avere successo, richiede la partecipazione di una varietà di organizzazioni.

Quali sono alcune idee sbagliate sul cambiamento?

Il cambiamento è un elemento della vita che ogni organizzazione deve accettare. Le organizzazioni devono vedere il cambiamento, sia interno sia esterno, come una potenziale opportunità di crescita e di avanzamento. Essere aperte  al cambiamento permette alle organizzazioni di completare e adattare alle nuove richieste fatte a loro dell’ambiente del business. 

Tuttavia ci sono alcune idee sbagliate sulla natura del cambiamento: 

  1. Il cambiamento è una reazione ai problemi;
  2. Il cambiamento influenza solo la struttura organizzativa;
  3. Il cambiamento accade naturalmente.

Il cambiamento è una reazione ai problemi

Una falsa idea di lunga durata sul cambiamento è che questo accade solo quando un’organizzazione reagisce a un problema significante. 

Tuttavia, un’organizzazione non ha bisogno che un problema si sviluppi per iniziare a implementare un cambiamento: solo un desiderio di migliorare è necessario.

Per esempio, allo scopo di crescere finanziariamente, l’organizzazione frequentemente sfida lo status quo per migliorare la sua situazione finanziaria. 

Il cambiamento influenza solo la struttura organizzativa

Una falsa idea sul cambiamento è che influenza solo la struttura dell’organizzazione.

Tuttavia, a causa del tasso di cambiamento del mondo di oggi, ogni area di un’organizzazione cambia costantemente.

Per rimanere competitiva nel suo mercato un’organizzazione si deve adattare alle richieste del suo mercato in una varietà di modi.

In modo anche non strutturale, un’organizzazione si adatta al cambiamento, assumendo nuove persone,  promuovendo nuove politiche e facendo aggiustamenti alle pianificazioni.

Il cambiamento accade naturalmente

Molte persone credono che un’organizzazione possa solo reagire al cambiamento.

Tuttavia, i manager possono adottare un approccio proattivo e implementare il cambiamento, quando sentono la necessità di migliorare l’organizzazione. I manager possono controllare il cambiamento e i suoi effetti, seguendo un corretto percorso di implementazione. 

Cosa succede se il cambiamento non viene indirizzato?

Quando un’organizzazione fallisce nell’indirizzare bene un cambiamento diventa compiacente con lo status quo.

Senza sfidare lo status quo, l’organizzazione non supera i suoi obiettivi. 

Sposare bene il cambiamento permette all’organizzazione di adattarsi ai progressi sociali e tecnologici e di crescere.  

Quali sono i benefici di un cambiamento?

Il cambiamento può offrire 3 benefici principali a un’organizzazione: 

  1.  Il cambiamento aiuta l’organizzazione a raggiungere la sua missione;
  2.  Il cambiamento aumenta la produttività;
  3.  Il cambiamento rafforza la crescita.

Il cambiamento aiuta l’organizzazione a raggiungere la sua visione

Fare del cambiamento una componente chiave nella politica dell’organizzazione, le permette di rimanere adattabile quanto c’è bisogno di flessibilità.

Restare flessibile verso il cambiamento, permette a un’organizzazione di fare i cambi necessari per soddisfare la propria visione.

Il cambiamento incrementa la produttività

Un’organizzazione ricava un beneficio dal cambiamento quando i manager cercano modi innovativi di aumentare la produttività tra i loro collaboratori. 

Trovare dei modi più economici di operare aumenta la produttività totale e aiuta l’organizzazione a raggiungere i propri obiettivi.

Il cambiamento aumenta la crescita

Il cambiamento promuove, sia la crescita personale, sia quella organizzativa.

Il cambiamento promuove la crescita organizzativa permettendo l’introduzione di nuove procedure e innovazioni. 

Il cambiamento, inoltre, aumenta la crescita dei collaboratori offrendo nuove opportunità per addestramento e responsabilità per raggiungere il massimo potenziale.

Una volta compreso i principi e i livelli del cambiamento organizativo, bisognerà saperlo guidare, ma di questo te ne parlerò in un prossimo articolo.

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  1. Antonio Piva

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