Quella volta che “in leadership” un Grillo superò un Cavaliere, un Giaguaro, un Arciere e un Professore

Grillo LeaderOrmai sono passati alcuni mesi dal mio ultimo articolo sugli eventi attuali che possono essere osservati sotto la lente della leadership.

In realtà non avevo tanta voglia di farlo, anche se gli ultimi tempi sono stati zeppi di eventi ispiratori, soprattutto quelli legati alla ardente campagna elettorale e alle inconsuete dimissioni del Papa.

All’improvviso, drogato dai risultati post-elettorali, dalle previsioni sui tempi di attuazione del possibile governo futuro dell’Italia, con la sola certezza che sicuramente verrà eletto prima il nuovo Papa (forse), mi è venuta la voglia di capire a quale livello della scala della leadership (NdR: solo ambito politico) sono oggi posizionati i leader dei maggiori movimenti politici.

Più di un anno fa nell’articolo “La leadership di questi politici è finita!”, avevo intuito la fine di vecchio modo di fare politica e auspicato una followership più cosciente del popolo.

Il primo punto è sotto gli occhi di tutti, anche se la maggior parte di loro continua ad illudersi di essere un vero leader, forse ignorando che la leadership non è per sempre!

Il secondo punto, nonostante la virata evidente che c’è stata, sarà tutto da dimostrare.

Vediamo allora che punteggio hanno questi leader!

Monti

Analisi: leader di posizione – livello 1 della leadership.

Si è appena seduto alla tavola della leadership politica, in particolare quella italiana, dove le alte competenze manageriali e tecniche sono viste come un handicap dal cittadino italiano medio.

Si è preso ingiustamente tutte le colpe e gli insulti degli altri, senza lamentarsi tanto.

Può ancora provarci contando molto sulla sua credibilità, ma deve riuscire a costruire una connessione con le persone (livello 2 della leadership).

Sicuramente in paesi nord-europei avrebbe molto successo!

Tendenza: in salita o in discesa.

Suggerimento: finché le persone non ti amano esse non ti seguiranno, ma per farti amare devi stabilire una vera connessione con loro.

Bersani

Analisi: leader che ha l’autorizzazione – livello 2 della leadership.

Alle “primarie” si era fatto autorizzare ad essere il leader della coalizione di Centro-sinistra, ma erroneamente ha pensato di essere arrivato. Al Livello 2 si è solo autorizzato ad essere un leader, mentre il vero leader ottiene dei risultati.

Ha ancora un’occasione per ottenere risultati se riesce a formare il nuovo governo, che gli spetta perché, comunque, è arrivato primo con insufficienza, ma, se non c’è la farà, perderà anche l’autorizzazione.

Deve sapere che, nella scala della leadership, se si inizia a scendere, non si sale più.

Suggerimento: la leadership senza risultati non tiene motivate le persone che ti seguono.

Tendenza: stabile o in discesa

Maroni

Analisi: leader di autorizzazione – livello 2 della leadership.

Dalla rovinosa caduta del leader del suo movimento, ha avuto l’autorizzazione ad essere leader, ma ora deve produrre risultati, svoltando veramente pagina e non lavorando sui vecchi ardori leghisti.

Appena eletto come governatore della Lombardia ha affermato che “La Lega è l’unica vincitrice” (delle elezioni), ma nessuno capisce come si fa ad essere vincitori con un 4,08% alla Camera ed un 4,33% al Senato.

Se si riferisce, invece alle Regionali , allora deve sapere che solo un 13% dei voti che ha preso vengono dalla Lega, per cui il resto viene dalla coalizione Centro-Destra in cambio dell’appoggio alle elezioni.

Per il momento si può dire che ha pensato più a se stesso.

Tendenza: stabile

Suggerimento: la realtà dei risultati ottenuti non può essere mistificata per supportare la visione; o si accetta la realtà o si cambia la visione.

Berlusconi

Analisi: leader che ottiene risultati – livello 3 della leadership.

In realtà ha prodotti risultati per le sue aziende private e nessuno gliene toglie merito, ma è talmente convinto di aver prodotto risultati in politica anche per la nostra Italia che, purtroppo, convince anche molti altri di averlo fatto.

La sua bravura di venditore, quindi comunicatore e negoziatore, gli ha permesso di coalizzare più movimenti con tecniche simili a quelle per comprare le azioni di società più deboli, ma lo ha però reso cieco di fronte all’evidenza che non è mai riuscito a passare al livello 4 della leadership (la riproduzione), cioè creare altri leader (Alfano è solo un leader di posizione).

Come già detto, nella scala della leadership se non sale più di livello si è destinati a scendere, qualsiasi sia lo sforzo che si faccia.

Tendenza: in discesa

Suggerimento: nella leadership è difficile salire di livello, ma è molto facile scendere.

Grillo

Analisi: leader che si riproduce – livello 4 della leadership.

Il comico osteggiato dalla TV, di cui Berlusconi è stato il massimo emblema, si è prima mosso nel teatro satirico in piazza, un vecchio mezzo di comunicazione politica, e poi molto prima di altri, se non addirittura il primo, ha seguito le nuove strade inesplorate del web per far sentire la sua voce.

Per Grillo leader carismatico, così ben allenato per anni su due armi comunicative e connettive, la campagna elettorale è stata tutta discesa:

il comizio, unica arma vincente delle generazioni di politici pre-anni ’80, dove la TV politica annoiava perché troppo seria, finché non arrivò Silvio;

il blog, arma potenza virale ed economica del “guerriglia marketing”, dove gli altri politici si sono appena affacciati e sono indietro di almeno 10 anni rispetto a lui.

Un leader si riconosce soprattutto dal sapere individuare e percorrere nuove strade prima di altri.

Che lo voglia o no, però anche Grillo, come tutti i leader, dovrà confrontarsi ad un certo punto con l’organizzazione che tutte le strutture e i movimenti devono avere per poter vivere a lungo e, attraverso cui, attuare lo sperato cambiamento e miglioramento suscitato nei seguaci.

Forse sarà capace di trovare dei modi diversi a cui siamo abituati, ma se non lo farà la sua leadership rimarrà sterile, o ancor peggio, potrà manifestare un suo lato oscuro.

Tendenza: in salita o in discesa

Suggerimento: man mano vai su nella scala delle leadership, vai anche incontro ad una maggiore libertà di controllare il tuo destino, ma sei anche soggetto a crescenti pressioni e seduzioni, che possono condizionare in modo oscuro la tua leadership

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