La griglia manageriale: 5 stili di comportamento da leader

griglia manageriale

Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e con l’intelligenza che si vincono i campionati.

Michael Jordan, giocatore di basket

Quando ti approcci a un nuovo membro della tua squadra o a un nuovo collaboratore, qual è la tua priorità?

Ti concentri sui compiti da eseguire spiegando gli obiettivi da raggiungere?

Oppure, trascorri del tempo a comprendere i punti di forza del collaboratore, in modo che tu possa dargli dei compiti che farà con piacere?

Se vuoi capire qual’è il tuo comportamento abituale da leader verso il compito o verso il collaboratore in questo post ti aiuterò illustrandoti la griglia manageriale o griglia della leadership, adatta allo scopo.

Nessuno stile di leadership è il migliore per tutte le situazioni, ma per te potrebbe essere utile capire qual è il tuo approccio naturale, in modo da poter sviluppare abilità in cui sei carente.

Continuando la serie di Tutorial che, partendo dalle Otto Teorie più conosciute sulla leadership, ti sveleranno gli stili di leadership pratici che derivano da esse, in questo tutorial parleremo di un modello “La Griglia Manageriale di Blake e Mouton”.

Questo modello, di ispirazione manageriale, nasce dalle Teorie Comportamentali, cercando di identificare il mix ideale per il comportamento di un manager o un leader di un gruppo, mettendo in relazione sia l’attenzione del leader verso il raggiungimento degli obiettivi, sia l’attenzione verso la relazione con le persone che dovranno raggiungere gli obiettivi.

Ne risulta che non è saggio approcciarsi solo ai compiti o solo alle persone.

Ne risulta che non è saggio approcciarsi solo ai compiti o solo alle persone, in quanto l’uso di un solo approccio comportamentale porterà quasi sicuramente la tua squadra a obiettivi mediocri, perché o non verranno soddisfatte le esigenze delle persone, oppure non si avranno prestazioni eccellenti.

La Griglia Manageriale di Blake e Mouton

Intorno al 1964, Robert Blake e Jane Mouton (1964), due studiosi di management, usando l’approccio comportamentale e studiando bene il comportamento dei manager di organizzazioni, studiarono gli stili gestionali e comportamentali che essi adottavano, tenendo in considerazione le differenti attenzioni che questi manager rivolgevano al lavoro che doveva essere svolto oppure alle persone che lo svolgevano.

I due ricercatori volevano rispondere alla domanda:

in che misura paga l’attenzione verso i risultati o verso le persone?

In poche parole si resero conto che ogni manager quando gestisce adotta comportamenti che sono un mix tra orientamento al compito da eseguire e orientamento alla relazione verso le persone.

I due studiosi generarono la cosiddetta “griglia manageriale” (chiamata in seguito “griglia della leadership”), che, combinando una scala di punteggi da 1 (basso) a 9 (alto), sia tenendo conto l’interesse del manager verso la produzione (orientamento al compito) sia l’interesse verso le persone (orientamento alla relazione) genera 81 possibili combinazioni.

Senza entrare in tutte le combinazioni che singolarmente non dicono nulla, il modello della griglia che permette di individuare cinque stili di management o leadership, che corrispondono alle cinque principali ed estreme combinazioni tra un interesse alla produzione e un interesse alla persona.

Stile lassista

Bassa attenzione alla produzione (1)
Bassa attenzione alle persone (1)

Il manager o leader non fa niente per spingere le persone a raggiungere i risultati, ma è anche disattento ai bisogni delle persone, cioè un vero disastro, anzi si può dire che non è un manager, né un leader (gestione debole).

Stile amichevole-partecipativo

Bassa attenzione alla produzione (1)
Alta attenzione alle persone (9)

Il manager o leader guarda molto ai bisogni dei suoi collaboratori, ma non fa niente per spingere le persone a raggiungere i risultati, cioè non otterrà mai buoni risultati e in breve tempo sarà in balia dei suoi collaboratori (gestione a circolo ricreativo).

Stile orientato all’organizzazione

Media attenzione alla produzione (5)
Media attenzione alle persone (5)

Il manager o leader mostra sia un debole interesse per la produzione che per le persone che collaborano con lui, adottando una gestione a metà strada, cioè è equilibrato, ma non spinge le persone ad oltrepassare i loro limiti per migliorarsi (gestione a metà strada).

Stile operativo-autoritario

Alta attenzione alla produzione (9)
Bassa attenzione alle persone (1)

Il manager o leader mostra solamente un interesse per ottenere dei risultati anche a svantaggio delle persone, cioè è uno sfruttatore, che tendenzialmente si preoccupa di ottenere dei risultati solo per un personale tornaconto (gestione orientata al compito).

Stile centrato sul lavoro di gruppo

Alta attenzione alla produzione (9)

Alta attenzione alle persone (9)

Il manager o leader mostra dedica gran parte dei suoi sforzi per dei risultati e per dedicarsi completamente alle persone, prediligendo il lavoro di gruppo come forza principale per raggiungere gli obiettivi, cioè sta spingendo al massimo su tutte le leve che ha, con le persone impegnate verso gli obiettivi e il leader impegnato verso le persone (gestione della squadra).

Come usare la griglia manageriale o della leadership

La griglia manageriale, o di leadership, viene utilizzata per aiutare i manager ad analizzare il proprio stile di leadership comportamentale.

Questo viene fatto amministrando un questionario che aiuta i manager a identificare come essi si posizionano rispetto al loro interesse verso la produzione e verso le persone.

La scopo è mirato essenzialmente ad aiutare i leader a raggiungere lo stato ideale di 9, 9, cioè lo stile centrato sul lavoro di gruppo.

È importante capire come si opera normalmente, in modo da poter identificare i modi per diventare competenti in entrambi le direzioni: orientamento al compito e orientamento alla relazione.

Se vuoi utilizzare il modello della griglia nella tua vita quotidiana prova a seguire i seguenti passi:

  1. Identifica il tuo stile di leadership sulla griglia;
  2. Identifica lo stile di leadership dei tuoi collaboratori e altre persone con cui interagisci;
  3. Individua le aree di miglioramento e sviluppa le tue qualità di leadership;
  4. Analizza il tuo attuale metodo di leadership e analizza criticamente la sua efficacia;
  5. Impara a rendere flessibile il tuo stile per passare da uno stile di gestione-guida all’altro in base alla situazione o alla persona coinvolta;
  6. Testa l’efficacia dello stile flessibile e trovare l’approccio più efficace per situazioni distinte e le parti coinvolte.

Vantaggi e svantaggi della griglia manageriale

Il merito di questo modello è che per primo ha portato alle ricerche sull’esercizio dell’influenza da parte del leader per ottenere risultati contro l’uso del potere per fare lo stesso.

Sebbene non esista un approccio universale o un insieme di tratti che definiscono un buon leader, è possibile adottare un approccio specifico o uno stile di gestione per influenzare o guidare i tuoi collaboratori, a seconda della situazione che affronti.

La Griglia Manageriale di Blake e Mouton ha, però, delle limitazioni.

Il modello, infatti, ignora l’importanza delle condizioni interne ed esterne, dell’ambiente e dello scenario in cui si opera, come situazioni di emergenza o inversioni di tendenza.

Per finire, la Griglia Manageriale ha il merito di ricordarci che due elementi chiave della leadership, le persone e i risultati, non si escludono a vicenda. Il leader emotivamente maturo punta in alto, ma si appoggia sulle persone per farlo. 

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